Definizione e criteri diagnostici dell’obesità clinica
Riccardo Dalle Grave
Responsabile Commissione Scientifica AIDAP
La Lancet Diabetes & Endocrinology Commission, coordinata dal prof. Francesco Rubino, Chair of Metabolic and Bariatric Surgery del Kings College di Londra, ha pubblicato la definizione e i criteri diagnostici dell’obesità clinica.
L’obiettivo principale della Commissione era quello di definire criteri oggettivi per diagnosticare l’obesità clinica, supportando così le decisioni cliniche, le priorità nei trattamenti terapeutici e le strategie di sanità pubblica. Per raggiungere questo scopo, un gruppo composto da 58 esperti, provenienti da diverse discipline mediche e nazioni, ha esaminato le evidenze disponibili e partecipato a un processo di consenso strutturato. Tra i membri erano inclusi anche individui con esperienza personale di obesità, al fine di assicurare che le prospettive dei pazienti venissero pienamente considerate. Tutte le raccomandazioni sviluppate dalla Commissione hanno ottenuto un consenso quasi unanime tra i partecipanti (90-100% di accordo) e sono state approvate da 76 organizzazioni a livello globale, tra cui società scientifiche e associazioni di tutela dei pazienti.
La Commissione ha evidenziato che le attuali metodologie per misurare l’obesità, basate sull’Indice di Massa Corporea (BMI), possono risultare imprecise, sottovalutando o sovrastimando l’accumulo di adiposità e fornendo così indicazioni poco adeguate sulla salute individuale. Ciò può ostacolare sia le decisioni mediche sia lo sviluppo di politiche sanitarie appropriate. La Commissione ha lavorato per ridefinire l’obesità clinica come una condizione patologica, caratterizzata dagli effetti diretti dell’eccesso di adiposità sulle funzioni di organi e tessuti, in modo analogo a quanto osservato per altre malattie croniche in ambito medico.
La Commissione fornisce le seguenti definizioni:
Obesità: condizione caratterizzata da eccesso di adiposità, in presenza o in assenza di alterazioni della distribuzione dei depositi adiposi o dalla presenza di alterazioni funzionali del tessuto adiposo, le cui cause sono multifattoriali e ancora non del tutto comprese.
Obesità clinica: malattia cronica e sistemica, caratterizzata da alterazioni della funzionalità dei tessuti, degli organi, dell’intero organismo o di una combinazione di questi, causate dall’eccesso di adiposità. Questa condizione può determinare gravi danni agli organi, causando complicanze che compromettono gravemente la salute e, in alcuni casi, mettono a rischio la vita, quali ad esempio infarto, ictus o insufficienza renale.
Obesità preclinica: stato di eccesso di adiposità in cui la funzione degli altri tessuti e organi rimane preservata, ma con un rischio generalmente aumentato di sviluppare obesità clinica e altre malattie croniche non trasmissibili, come il diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumore e disturbi mentali.
Secondo la Commissione, il rischio di mortalità e di malattie correlate all’obesità tende ad aumentare gradualmente con l’incremento della massa grassa. Tuttavia, la differenziazione tra obesità preclinica e clinica (ossia tra una condizione di salute e una di malattia) è stata introdotta per scopi clinici e di gestione dei pazienti.
Valutazione dell’obesità
La Commissione raccomanda le seguenti procedure per valutare l’obesità, intesa come un eccesso di adiposità associato o meno a disfunzioni di organi o tessuti:
- IMC (utilizzato come screening e indicatore surrogato del rischio per la salute a livello di popolazione e negli studi epidemiologici)
- Misure antropometriche (circonferenza vita, il rapporto vita-fianchi o il rapporto vita-altezza).
- Misurazioni dirette della massa grassa con DEXA o BIA (se disponibili)
Diagnosi di obesità (quattro possibilità)
- IMC ≥30 più una misura antropometrica elevata* (es. circonferenza vita ≥ 102 cm uomini e ≥ 88 cm donne; rapporto vita-fianchi > 0,90 uomini e > 0,85 donne; rapporto vita-altezza > 0,5)
- Due misure antropometrica elevate indipendentemente dall’IMC
- Massa grassa >25% uomini e > 30-38% donne
- IMC ≥ 40
*valori per razza bianca caucasica. I criteri per altri gruppi etnici possono essere diversi
Valutazione dell’obesità clinica
Le persone con status confermato di obesità (cioè eccesso di adiposità con o senza funzione anormale di organi o tessuti) vanno valutate per l’obesità clinica (vedi Tabelle 1 e 2).
La diagnosi di obesità clinica si basa su uno o entrambi i seguenti criteri principali:
-
Evidenza di ridotta funzione degli organi o dei tessuti attribuibile all’obesità (ad esempio segni, sintomi o test diagnostici che evidenziano anomalie nella funzione di uno o più organi o tessuti)
-
Limitazioni significative, in relazione all’età, nelle attività quotidiane, come mobilità o altre attività di base della vita quotidiana (ad esempio lavarsi, vestirsi, utilizzare il bagno, mantenere la continenza o mangiare).
Trattamento e prevenzione
Le persone affette da obesità clinica dovrebbero avere accesso tempestivo a trattamenti basati su evidenze scientifiche, con l’obiettivo di migliorare, o ove possibile risolvere, le manifestazioni cliniche della condizione e prevenire danni progressivi agli organi (piuttosto che il semplice miglioramento di misure surrogate come la riduzione del peso corporeo). Il miglioramento o remissione oggettiva delle manifestazioni cliniche dell’obesità (es. cardiovascolari, metaboliche o muscoloscheletriche) potrebbero richiedere differenti intensità di trattamento e diversi gradi di riduzione del peso.
La scelta dell’intervento terapeutico (es. interventi sullo stile di vita, farmacologici, psicologici o chirurgici) dovrebbe basarsi su:
- Valutazione individuale dei rischi e dei benefici.
- Evidenze cliniche disponibili, che dimostrino che l’intervento.
- Probabilità ragionevoli di migliorare le manifestazioni cliniche.
- Miglioramento della qualità della vita.
- Riduzione del rischio di progressione della malattia e mortalità.
Coloro che si trovano in una fase di obesità preclinica dovrebbero ricevere consulenze sanitarie fondate su evidenze, essere sottoposti a un monitoraggio regolare dello stato di salute e, se necessario, beneficiare di interventi mirati a ridurre il rischio di sviluppare obesità clinica o altre patologie correlate.
I responsabili delle politiche e le autorità sanitarie sono chiamati a garantire un accesso equo e adeguato ai trattamenti basati su evidenze per le persone con obesità clinica, riconoscendo questa condizione come una malattia cronica e potenzialmente pericolosa per la vita.
Le strategie di sanità pubblica finalizzate a ridurre l’incidenza e la prevalenza dell’obesità nella popolazione devono essere sviluppate sulla base delle più recenti evidenze scientifiche, evitando di attribuire la responsabilità dello sviluppo dell’obesità esclusivamente agli individui.
La Commissione evidenzia, inoltre, che lo stigma e i pregiudizi legati al peso corporeo costituiscono barriere significative per una prevenzione e un trattamento efficace dell’obesità. Per affrontare questa problematica, è fondamentale che i professionisti sanitari e i decisori politici ricevano una formazione adeguata e specifica.
Tabella 1. Valutazione dell’obesità clinica
Le persone con eccesso di adiposità confermato dovrebbero essere valutate per l’obesità clinica. Questa valutazione dovrebbe includere:
- Anamnesi medica completa
- Esame fisico
- Test di laboratorio standard, inclusi:
- Emocromo completo
- Glicemia
- Profilo lipidico
- Test di funzionalità renale ed epatica
- Test diagnostici aggiuntivi, se richiesti in base:
- Alla storia clinica del paziente
- All’esame fisico
- Ai test di laboratorio standard
- Questi test dovrebbero valutare la possibilità di disfunzioni indotte dall’obesità in uno o più organi o tessuti (vedi Tabella 2)
Tabella 2: Criteri diagnostici per l’obesità clinica negli adulti, adolescenti e bambini (consensus tra i commissari)
Adulti
Organo, tessuto o sistema corporeo | Criterio diagnostico (come concordato dai commissari) | Grado di consenso |
Sistema nervoso centrale (CNS) | Segni di aumento della pressione intracranica come perdita della vista e/o cefalee ricorrenti | A, 93% |
Vie aeree superiori | Apnee/ipopnee durante il sonno dovute a un aumento della resistenza delle vie aeree superiori | U, 100% |
Sistema respiratorio | Ipoventilazione e/o difficoltà respiratorie e/o respiro sibilante dovuti a ridotta compliance polmonare e/o diaframmatica | U, 100% |
Cardiovascolare (ventricolare) | Ridotta funzione sistolica del ventricolo sinistro – Insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta (HFrEF) | A, 96% |
Cardiovascolare (atriale) | Fibrillazione atriale cronica/ricorrente | A, 98% |
Cardiovascolare (polmonare) | Ipertensione dell’arteria polmonare | A, 96% |
Cardiovascolare | Fatica cronica, edema degli arti inferiori dovuti a disfunzione diastolica – Insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata (HFpEF) | U, 100% |
Cardiovascolare (trombosi) | Trombosi venosa profonda (DVT) ricorrente e/o tromboembolia polmonare | A, 90% |
Cardiovascolare (arterioso) | Pressione arteriosa elevata | U, 100% |
Metabolismo | Cluster di iperglicemia, alti livelli di trigliceridi e bassi livelli di colesterolo HDL | U, 100% |
Fegato | NAFLD con fibrosi epatica | U, 100% |
Reni | Microalbuminuria con ridotta velocità di filtrazione glomerulare (eGFR) | A, 96% |
Sistema urinario | Incontinenza urinaria cronica/ricorrente | U, 100% |
Riproduttivo (femminile) | Anovulazione, oligomenorrea e PCOS | U, 100% |
Riproduttivo (maschile) | Ipogonadismo maschile | A, 96% |
Muscoloscheletrico | Dolore cronico e severo al ginocchio o all’anca associato a rigidità articolare e riduzione del movimento | U, 100% |
Linfatico | Linfedema degli arti inferiori che causa dolore cronico e/o riduzione della mobilità | A, 98% |
Limitazioni nelle attività quotidiane | Limitazioni significative (aggiustate per l’età) nella mobilità e/o in altre attività basilari della vita quotidiana (igiene personale, vestirsi, usare il bagno, continenza, alimentarsi) | U, 100% |
Bambini e adolescenti
Organo, tessuto o sistema corporeo | Criterio diagnostico (come concordato dai commissari) | Grado di consenso |
Sistema nervoso centrale (CNS) | Segni di aumento della pressione intracranica come perdita della vista e/o cefalee ricorrenti | U, 100% |
Vie aeree superiori | Apnee/ipopnee durante il sonno dovute a un aumento della resistenza delle vie aeree superiori | U, 100% |
Sistema respiratorio | Ipoventilazione e/o difficoltà respiratorie e/o respiro sibilante dovuti a ridotta compliance polmonare e/o diaframmatica | A, 98% |
Cardiovascolare | Pressione arteriosa elevata | U, 100% |
Metabolismo | Cluster di iperglicemia/intolleranza al glucosio con profilo lipidico anormale (alti livelli di trigliceridi o LDL, bassi livelli di HDL) | U, 100% |
Fegato | LFTs (test di funzionalità epatica) elevati dovuti a steatosi epatica associata a disfunzione metabolica (MAFLD) | U, 100% |
Reni | Microalbuminuria | U, 100% |
Sistema urinario | Incontinenza urinaria cronica/ricorrente | U, 100% |
Riproduttivo (femminile) | PCOS | A, 98% |
Muscoloscheletrico (allineamento) | Dolore cronico/ricorrente o cadute dovute a piedi piatti o disallineamento delle gambe | A, 96% |
Muscoloscheletrico (tibiale) | Dolore cronico/ricorrente o limitazione della mobilità dovuti a Tibia vara | U, 100% |
Muscoloscheletrico (femorale) | Dolore acuto e/o cronico/ricorrente o limitazione della mobilità o cadute dovuti a scivolamento dell’epifisi femorale | U, 100% |
Limitazioni nelle attività quotidiane | Limitazioni significative (aggiustate per l’età) nella mobilità e/o in altre attività basilari della vita quotidiana (igiene personale, vestirsi, usare il bagno, continenza, alimentarsi) | U, 100% |
Nota sul grado di consenso
- U: Consenso unanime (100%)
- A: 90–99% di accordo
- B: 78–89% di accordo
- C: 67–77% di accordo
Rubino, F., Cummings, D. E., Eckel, R. H., Cohen, R. V., Wilding, J. P. H., Brown, W. A., . . . Mingrone, G. (2025). Definition and diagnostic criteria of clinical obesity. The Lancet Diabetes & Endocrinology. doi:10.1016/s2213-8587(24)00316-4