Guida CBT-E per le persone con disturbi dell’alimentazione durante il periodo delle festività
Questa guida offre consigli generali per le persone con difficoltà alimentari, e per i loro amici e familiari, su come affrontare il periodo delle festività. È basata sui principi della CBT-E e sui relativi programmi di auto-aiuto (Terapia cognitivo comportamentale dei disturbi dell’alimentazione. La guida per i pazienti e Digital CBTe).
Molte persone con difficoltà alimentari trovano questo periodo particolarmente stressante per molte ragioni. Pur sperando che questi suggerimenti possano essere utili, tieni presente che alcuni consigli generici potrebbero non adattarsi alla tua situazione specifica. Se sei seguito da un servizio o da un terapeuta, potrebbero fornirti indicazioni più personalizzate.
1. Eventi che coinvolgono il cibo
Buffet, pasti fuori casa, cibi festivi e grandi banchetti possono generare ansia. D’altra parte, possono rappresentare ottime opportunità per permetterti di mangiare in modo più flessibile! Sono anche occasioni in cui il cibo può diventare un’esperienza sociale e piacevole. Se ti senti pronto a partecipare, potrebbe essere un modo per provare a mangiare con altre persone invece che da solo. Potresti anche sentirti in grado di pianificare per permetterti di mangiare una gamma più ampia di cibi e a orari più flessibili.
Cerca di essere compassionevole con te stesso anche se finisci per mangiare cibi al di fuori della tua zona di comfort. Anche se è difficile, ricordati che non hai bisogno di compensare o punirti per aver mangiato diversamente.
Considerando lo stress aggiuntivo che talvolta accompagna questo periodo dell’anno, potresti decidere che per te è più utile mantenere la tua routine abituale. Se devi fare un pasto fuori, guardare il menù in anticipo potrebbe aiutarti a sentirti più in controllo. Puoi anche preparare in anticipo modalità per dire “no” a inviti che prevedono cibo o a offerte di cibo, se preferisci limitare il numero di occasioni a cui partecipare. Concediti il permesso di mettere al primo posto i tuoi bisogni e di rifiutare tali inviti nel modo più sostenibile per te.
Se hai un eccesso di cibo e ti stressa averlo intorno, potresti congelarlo, regalarlo o buttare qualche avanzo. Vale la pena ricordare che bere alcol può spesso essere poco utile per vari motivi (ad esempio, effetti negativi sull’umore o maggiore difficoltà nel gestire l’alimentazione in modo funzionale, sia al momento sia il giorno dopo).
Concediti di non sentirti obbligato ad acquistare regali commestibili per altre persone durante le feste, se pensi che ciò aumenterebbe il tuo stress.
2. Preoccupazioni riguardanti peso e forma del corpo
Potresti sentirti sotto maggiore pressione per avere un certo peso o una certa forma fisica durante le festività o il nuovo anno, il che potrebbe aumentare i controlli sul corpo e i confronti con gli altri. Fare uno sforzo particolare per spostare l’attenzione su altri aspetti delle festività, non legati al cibo, al peso o alla forma del corpo, potrebbe essere utile. Questo può includere programmare deliberatamente attività legate a hobby o interessi (attuali o trascurati di recente).
Cerca di non farti trascinare dalle pressioni delle diete di inizio anno. Valuta l’idea di prenderti una pausa dai social media all’inizio del nuovo anno, oppure di impegnarti a consultare solo contenuti non legati al peso e alla forma del corpo.
3. Affrontare eventi ed emozioni difficili
Il periodo festivo può suscitare una varietà di emozioni. Emozioni intense possono rendere più difficile mantenere un’alimentazione coerente con il tuo piano di recupero o di benessere. Sebbene provare sentimenti forti possa essere angosciante, questo può essere anche un buon momento per esercitarti in strategie più utili per affrontare eventi ed emozioni difficili, ad esempio il problem solving proattivo o modalità di gestione delle emozioni che non coinvolgano abbuffate o restrizioni (come meditazione, scrivere i propri pensieri, parlare con amici o familiari, ascoltare musica, fare una passeggiata, ecc.).
4. Etichettare correttamente gli intoppi
Gli intoppi nel percorso sono particolarmente comuni in questo periodo dell’anno. Se vivi uno “scivolone”, ricorda tutto il duro lavoro e i progressi fatti finora. Uno scivolone non significa ricominciare da zero. Piuttosto che sentirti demoralizzato, prova a vedere l’episodio come un’opportunità per imparare a fare diversamente per stare meglio in futuro. Cerca di individuare eventuali fattori scatenanti e di riattivare alcune strategie già collaudate.
5. Insicurezza alimentare
La preoccupazione di non avere cibo a sufficienza, il limitare l’assunzione per pressioni finanziarie o l’accesso irregolare al cibo possono intensificare le difficoltà alimentari esistenti e rendere più difficile seguire le strategie della CBT-E, poiché l’alimentazione regolare e la riduzione delle restrizioni dipendono da un certo grado di prevedibilità. Il periodo festivo può aumentare la pressione economica e le aspettative sociali legate al cibo, agli incontri e ai rituali, che possono indipendentemente contribuire a sensi di colpa, vergogna o ansia, oltre che alla pressione di “far bastare” il cibo in modi difficili da gestire.
Se questo ti riguarda, può essere utile dare priorità alla regolarità piuttosto che a cibi specifici, cercando di mangiare “qualcosa” a orari più o meno stabiliti anche quando le opzioni sono limitate. Quando è disponibile più cibo – per esempio tramite regali, donazioni, supporto da parte di banche alimentari o comunità locali, avanzi o l’arrivo di sostegni governativi – pianificarne la gestione (congelare, porzionare, condividere) può ridurre la sensazione di passare dall’abbondanza alla scarsità.
Potresti inoltre trovare utile fare riferimento a risorse della comunità, come banche alimentari, dispense o programmi scolastici di distribuzione dei pasti, per aumentare la prevedibilità quando possibile.
Se ti disturba stare in ambienti con molto cibo, potresti trovare utile riporre gli alimenti fuori dalla vista, fare un piano semplice per la gestione dei regali alimentari o degli avanzi e concederti di rifiutare (o regalare nuovamente) gli articoli legati al cibo che aumentano il tuo stress.
SUPPORTARE UNA PERSONA CARA
Prova a dedicare un po’ di tempo, prima delle celebrazioni, a parlare con la persona amica o familiare che ha difficoltà alimentari. Chiedile quali preoccupazioni ha. Paure comuni includono il tipo e la quantità di cibo disponibili, i commenti di altre persone (sull’alimentazione o sul peso) e il mangiare in compagnia. È possibile provare insieme a trovare soluzioni o modificare i piani abituali.
Se sono necessarie conversazioni serie riguardo all’alimentazione e al peso (per esempio, se hai delle preoccupazioni), è meglio affrontarle al di fuori dei pasti o degli eventi familiari. Anche se mosse da buone intenzioni, osservazioni relative a cibo, peso o forma sono quasi sempre poco utili – anche quando non sono rivolte direttamente alla persona con un disturbo dell’alimentazione.
Commenti sul cibo, sul peso o sulla forma possono arrivare anche da persone che non conoscono il problema alimentare e non sanno come aiutare. Anche se sono ben intenzionati, possono essere percepiti negativamente da chi ha difficoltà alimentari. Se stai supportando qualcuno nel suo percorso di recupero, è possibile che abbia già ricevuto indicazioni su come gestire questi commenti, ma puoi comunque offrire un supporto aggiuntivo se necessario.
Quando possibile, è bene focalizzarsi il più possibile sugli aspetti delle festività che non riguardano l’alimentazione, la forma o il peso (aspetto fisico). Detto ciò, se la persona che stai supportando desidera partecipare cucinando o preparando dolci, questo può essere un modo per stare insieme e coinvolgerla.
Se non sei sicuro che una specifica attività legata al cibo possa essere utile o controproducente, è spesso utile mantenere una comunicazione aperta con la persona che ha difficoltà alimentari, così da decidere insieme la soluzione migliore. Farlo in anticipo può aiutare entrambi a sentirsi più preparati.
FONTI DI AIUTO
(Per persone con problemi alimentari o per amici e familiari)
Se stai affrontando difficoltà con l’alimentazione, il tuo medico di base può essere una fonte di aiuto, così come un terapeuta se ne hai uno.
Anche le associazioni possono offrire supporto utile alle persone con difficoltà alimentari e ai loro familiari e amici, ad esempio Beat.
Questa guida è stata prodotta dai membri del gruppo di formazione CBT-E e dai nostri contributori di CREDO.
